domenica 24 marzo 2013

Della Paura del cambiamento


Leggevo un interessantissimo articolo di Riccardo Rita, sul Fatto Quotidiano.
Devo dire che esprime benissimo tutto ciò che ho sempre pensato sulla chiusura mentale di molti miei connazionali, che per paura di una qualsiasi cambiamento preferiscono trincerarsi dietro posizioni semplicemente inaccettabili.

Brevemente:
1) Tanto a Grillo viene dato del Populista (senza sapere cosa significhi esattamente questa parola!), quanto ai parlamentari viene dato dei sempliciotti, poco preparati, sprovveduti... e chi più ne ha più ne metta.
Eh già, dimenticavo quanto la normalità ormai sia diventata merce rara, perciò sconosciuta, perciò temibile.

2) Si gioca sul fatto che i neoeletti non hanno esperienza in fatto di politica. Ora, a parte il fatto che potrei giusto fare qualche nome di igieniste dentali elette in parlamento, ma non voglio abbassarmi.

Il fatto è che qui si parla di "intelligenza collettiva", democrazia partecipata, baby!
La vogliamo smettere di farci muovere come burattini da un pugno di persone strapagate e soprattutto pagate per mangiare anche la nostra fetta di torta?!

3) La spiegazione di tutto ciò, come scrive giustamente Rita e con cui concordo pienamente, è il rigetto di qualsiasi forma di cambiamento.
Mi sono sentita dire "preferisco votare per uno che almeno so già che mi ruba  ma lo fa col sorriso sulle labbra".
Cioè ma di che stiamo parlando?! Italiani svegliatevi!!! Dobbiamo avere il coraggio di pronunciare parole come LIBERAZIONE, CAMBIAMENTO, PARTECIPAZIONE!

sabato 23 marzo 2013

Riflettendo sulla Costituzione...


Mi piacerebbe scrivere lunghe ed articolate digressioni su quanto la realtà stride con le bellissime intenzioni dei padri della Costituente, ma a noi Italiani piacciono i numeri.
Si, i numeri: ci piace sentir snocciolare statistiche, percentuali, grandi numeri. Forse perchè impressionano di più, perchè sembrano più veri... ma torniamo a noi.

Voglio dare qualche numero anch'io, tanto per ribadire quanto ci siamo allontanati da quell'idea grandiosa che è la Costituzione.

Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.


Ho in mano i dati Istat 2011: in Italia è occupato il 61,2% della popolazione di 20-64 anni. Guardando alle donne, le occupate sono solo il 49,9%.
Nel 2011 il tasso d'inattività tra i 15 e 64 anni è al 37,8%, valore tra i più elevati d'Europa, con l'Italia battuta solo da Malta.
Non voglio poi adentrarmi nella questione "lavoro per vivere" o "vivere per lavorare" perchè questa è un'altra storia.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Peccato che a migliaia di aventi diritti al voto di fatto è negato votare: sono 25.000 gli studenti Erasmus e 315.000 i fuori sede, senza contare gli Italiani trasfertisti (momentaneamente all'estero per lavoro, impossibilitati a rientrare in Italia per votare).
Come possono esercitare la propria sovranità? In molti casi, anche nelle ultime elezioni, non l'avranno esercitata.

Non solo: noi Italiani dal 21 dicembre del 2005 non possiamo esprimere preferenze sui candidati e le liste sono bloccate.
Ringraziamo Calderoli per aver concepito il Porcellum. Semplicemente incostituzionale.

Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.


E qui si apre il grande capitolo "diritti umani"! Prometto, solo qualche numero e poche parole:

Respingimenti dei profughi: Il 6 maggio 2009, 200 somali ed eritrei (comprese donne in gravidanza e bambini) furono respinti e ricondotti in Libia, dove subirono vessazioni e violenze

Condizioni delle carceri: la popolazione detenuta in Italia è cresciuta negli ultimi dieci anni dell’80%. A fronte di spazi e strutture rimasti sostanzialmente invariati. Aggiungo che quasi il 40% dei detenuti soggiornano inoltre nelle carceri in attesa di giudizio, senza dunque sapere se sono o meno colpevoli.
Ogni giorno avvengono almeno 20 tentativi di suicidio, dal 2000 a oggi sono morti 1.800 detenuti di cui ben 650 per suicidio.

Queste sono violazioni dei "diritti inviolabili dell'uomo" perpetrate dalle istituzioni Italiane, quelle stesse istituzioni che dovrebbero far rispettare e proteggere la Costituzione!


Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.


E qui non so se ridere o piangere: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge" ahahahah. Non c'è bisogno di numeri, ma solo di un nome. Pensateci.

venerdì 8 marzo 2013

L'8 Marzo delle lavoratrici

Leggo, proprio oggi 8 marzo, di un'amara vicenda che si è svolta nell'ospedale di Magenta.

Ennesimo caso in cui (deliberatamente?) si ostacola il già difficile equilibrio famiglia-lavoro di donne e madri lavoratrici.

Turni incompatibili con la cura dei figli piccoli per le dipendenti dell'ospedale, che alla pacifica e aggiungerei dolce protesta (si sono recate a lavoro con i figli in braccio) si sono viste togliere il cartellino.

Tutto ciò E' INACCETTABILE in un paese che si dichiara democratico!
E stride con le ipocrite dichiarazioni che in troppi un giorno l'anno si affanno a gridare: diritti alle donne, no violenza sulle donne, e festa delle donne... ma quale festa?!

E' forse troppo chiedere una vita NORMALE, diritti normali, e una vita lavorativa, familiare, personale un più equilibrata?!

venerdì 1 marzo 2013

Facciamo girare l'economia

Ecco, proprio non ci riesco. Fosse per me l'economia non girerebbe per nulla. Al massimo è l'economia che me le fa girare.

Una semplice riflessione -e forse uno sfogo- che mi ronza per la testa da quando pronuncio la parola DECRESCITA.

giovedì 28 febbraio 2013

La primavera può cominciare... a 5 stelle!

In questo periodo mi sono avvicinata ancor più alle idee rivoluzionarie di un movimento fantastico.
Fantastico perchè ci sta svegliando da questo torpore, perchè ci sta dando una possibilità, e la possibilità non è quella di stare a guardare politici strapagati che decidono per noi, ma quella di PARTECIPARE, di prendere parte a questo cambiamento, questa sorta di Rivoluzione (peccato che sia un termine così abusato, ndr) che succedendo proprio ora, in Italia.

Devo ammettere che non ho voluto festeggiare per la sostanziale vittoria del movimento 5 stelle, perchè ciò che mi ha lasciato basita è stata ancora l'enorme quantità di voti che si è beccato ancora quel personaggio innominabile (mi sporcherebbe il blog e non ne voglio nemmeno parlare, e poi questa è un'altra storia).

Ma a freddo, a distanza di un paio di giorni dalla mia emozionata croce nelle urne a favore di qualcuno di veramente nuovo, e dopo l'iniziale smarrimento, sono felice e speranzosa.
Ecco, SPERANZA.
Riprendendo le parole del Grillo, me lo sento: sta arrivando la primavera!!!

lunedì 18 febbraio 2013

Barilla e le micotossine

Lo dicevo io che la pasta Barilla non mi convinceva per nulla... ecco quello che ho letto da qualche parte in rete (non ricordo dove ma insomma se qualcuno riconosce le proprie parole può tranquillamente segnalare)

"BARILLA non è più italiana ma americana e usa grano con tassi di micotossine altissimo (ammuffito), derivante da lunghi stoccaggi al prezzo più basso possibile.

L'UE nel 2006 ha alzato con un colpo di mano i livelli accettati di micotossine presenti nel grano duro, di modo che tanti paesi potranno produrre grano duro in climi non adatti badando solo alla quantità,distruggendo i contadini del sud Italia il cui grano non contiene micotossine e portando al fallimento le industrie sementiere mediterranee.

 Per esportare pasta in USA - Canada il grano deve avere un tasso di micotossine di circa la metà di quello che la UE accetta per le importazioni di grano duro dagli stessi paesi, così succede che: I prezzi internazionali del grano duro crollano.

I commercianti italiani e i monopolisti internazionali acquistano al prezzo più basso possibile da contadini che hanno bisogno di soldi per pagare i debiti, per poi speculare quando tutto il grano è nei loro magazzini (ammuffito)- gli stessi commercianti esportano il grano migliore italiano all'estero lucrandoci sul prezzo e importano grano ammuffito e radioattivo dall'estero per avvelenare il pane e la pasta venduti in Italia."

Tra l'altro, mi è successo personalmente di trovare vermi nella pasta Barilla, e alla luce di tutto ciò mi risulta chiaro il perchè.

Quindi, che fare? Beh io boicotto la Barilla  (non che l'abbia mai comprata a parte quell'unica volta in cui ci ho trovato gli ospiti).
Tra l'altro sarebbe saggio comprare solo pasta da grano duro coltivato in Italia e Biologico, senza micotossine, né pesticidi.
Per info: Barilla è presente anche con i seguenti marchi: Motta, Essere, Gran Pavesi, le Tre Marie, le Spighe, Mulino Bianco, Pavesini, Voiello, Panem.

giovedì 13 dicembre 2012

Una colata che vi seppellirà

Qualche giorno fa' leggevo che finalmente anche il Governo, pensandoci e ripensandoci, ha partorito la conclusione che forse costruire sulle aree a rischio idrogeologico non è proprio una furbata.

Era ora!
Ma non vi è mai venuto in mente che forse siamo pieni zeppi di case vuote ed invendute, che marciscono e crollano con gli anni?!?

Proprio a tal proposito mi son trovata pienamente d'accordo con una riflessione che leggevo sul web: 

"LA MIGLIORE ARCHITETTURA È QUELLA NON COSTRUITA: BASTA COSTRUIRE!"

E: "Ci sono 58 milioni di case in Italia, una per abitante dai neonati ai vecchi di 100 anni, e continuiamo a costruire, per chi? Io metterei una legge che per fare una casa nuova ne abbatti una vecchia, altrimenti aggiusti la vecchia, punto. Prima di diventare un’unica distesa di cemento."

Ecco, è esattamente quello che penso, se non la smettiamo di costruire ci ritroveremo tutti seppelliti sotto una colata di cemento.